Scale interne per disabili: migliori modelli, informazioni e prezzi

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Per tutte le persone che hanno difficoltà motorie, anche i cosiddetti normali movimenti possono risultati parecchio difficili. Infatti all’interno di un’abitazione, oggetti, mobili e scale di varie altezza possono rappresentare ostacoli insormontabili.

Pensate per le persone diversamente abili, sono state progettate delle soluzioni per cercare di risolvere i loro problemi motori e permettergli l’accesso a tutti gli ambienti della casa.

Elementi da tenere in considerazione

Prima della realizzazione di una scala, o supporto, per disabili è fondamentale tenere in considerazione alcuni aspetti ed elementi propri dell’abitazione:

  • se la scala è interna o esterna;
  • la tipologia della scala;
  • lo spazio a disposizione.

Tipologie di ausili di sollevamento per scale per disabili

I principali ausili di sollevamento presenti sul mercato sono:

  • i servoscale per scale interne o esterne;
  • i montascale a piattaforma;
  • i montascale a pedana;
  • gli ascensori per disabili;
  • le montascale mobili.
I primi quattro sono ausili ambienti interni e vengono installati direttamente sulla scala, o in prossimità di essa. Mentre per la quinta tipologia, gli ausili mobili, si tratta di supporti esterni e quindi indicati per gli spostamenti fuori dalla propria abitazione.
In caso si stia pensando ad un ausilio per la movimentazione sulla scala di casa, è importante valutare molto bene vantaggi e caratteristiche delle diverse soluzioni, perchè questo tipo di impianto è destinato ad essere utilizzato per molti anni.
Conosciamoli nel dettaglio.

I servoscala classici

Il servoscala permette al disabile di stare seduto su una poltroncina comoda, inoltre si adatta facilmente alle varie tipologie di scala. Mentre la piattaforma o la pedana permettono di salire o scendere di piano restando sulla propria carrozzina.

I montascale a piattaforma

Il montascale o servoscala non è altro che un impianto per il sollevamento di persone impossibilitate a salire autonomamente le scale. Esso è uno dei meccanismi maggiormente utilizzati per superare le barriere architettoniche presenti sia nei luoghi pubblici sia in quelli privati.

Esistono molte tipologie di montascala, a seconda della conformazione del luogo in cui sarà installata. Le categorie principali sono: il montascala a piattaforma, a poltroncina, mini ascensori domestici e altre soluzioni di sollevamento per scale semplici e curve .

Il primo è composto da una piattaforma agganciata ad una guida, installata lungo il lato di una scala , azionata da un motore elettrico, nei due sensi di marcia vincolato dalla guida.

I montascale a pedana

Adatto sia all’interno delle abitazioni che in edifici pubblici, i montascale a pedana sono resistenti e hanno una portata fino a 300 Kg. Questo tipo di servoscala è particolarmente resistente e assicura la massima sicurezza sia del disabile, che dell’eventuale accompagnatore.

Gli ascensori per disabili

La modernizzazione di un edificio storico, il superamento delle barriere architettoniche è reso possibile tramite l’inserimento di un ascensore. Ovviamente non si tratta di soluzioni dalle misure standard, ma altamente personalizzabili in base ai numeri di piani, di gradini e dalle altezze. Motivo per cui si va da ascensori molto ristretti di un metro ad ascensori in grado di sollevare più di una persona contemporaneamente.

Le “piccole” dimensioni, la sua sicurezza e la semplicità di utilizzo rendono l’ascensore la soluzione migliore anche rispetto ai vari montascale ed elevatori per disabili. La sua semplicità di utilizzo è resa possibile dalla precisione di fermata, dal livellamento della cabina ascensore senza dover affrontare scalini o stretti passaggi. Nessun difficile spostamento né cambio di sedia: queste caratteristiche rendono l’ascensore molto più funzionale di qualunque montascala.

Grazie alle attuali normative e leggi, sarà possibile ottenere degli sgravi fiscali e realizzare un ascensore con un budget relativamente economico.

I montascale mobili

Questo tipo di montascale consente alle persone in carrozzina di superare le barriere architettoniche negli spostamenti sia domestici che esterni, senza il bisogno di un’installazione fissa.

Montascale a confronto: i prezzi

Per facilitare gli spostamenti all’interno di un edificio per una persona con delle gravi difficoltà motorie, la scelta di acquistare un supporto per scala, che come abbiamo visto si chiama servoscala, è quasi d’obbligo. Per effettuare l’acquisto migliore possibile, poiché si tratta di un investimento per un prodotto a lungo termine, bisogna valutare tutte le possibili soluzioni e scegliere quella migliore in base alle esigenze motorie del disabile, al budget, alla tipologia di abitazione e di impianto.

In questi anni sono state pensate tante agevolazioni, per cui al prezzo complessivo del montascale si arriva anche a detrarre ben il 50% della spesa.

Ma capiamo meglio la differenza tra i servoscala e i possibili costi. Il montascale per una scala interna avrà un costo differente rispetto a quello esterno; inoltre per una scala dritta con una struttura più semplice (una sola rampa e senza pianerottoli) si avrà un costo minore rispetto a quello per una scala curva: la prima prevede un prezzo a partire da 2500 euro; mentre per la seconda il prezzo arriva a raddoppiare.

Se la scala è composta da più rampe, o nel caso di una scala a chiocciola, il prezzo medio presente sul mercato oscillerà tra i 6.000 e gli 8.000.

Tipologia del montascale Poltroncina Pedana
Montascale per scale dritte 2500 euro 5000 euro
Montascale per scale curve 6000 euro 8000 euro

Agevolazioni per l’acquisto del montascale

L’entità del contributo per l’acquisto del servoscala è determinata sulla base delle spese effettivamente sostenute e comprovate da parte del soggetto che lo acquista.

L’erogazione del contributo avviene, comunque, dopo la realizzazione dell’opera, calcolato in base alle fatture, infatti il richiedente ha l’obbligo di comunicare la conclusione del lavori con  la trasmissione della fattura.

Nel caso in cui la somma delle spese sostenute fossero inferiori al preventivo inizialmente presentato, il contributo da erogare sarà calcolato sull’importo realmente pagato. Nel caso, invece, in cui le spese siano superiori, il contributo sarà comunque calcolato sul preventivo presentato.

Le domande che non sono state soddisfatte per mancanza e carenza di fondi restano comunque valide anche per gli anni successivi, senza la necessità di dover effettuare una nuova verifica di ammissibilità. Esse perdono di efficacia solo quando vengono meno i presupposti del diritto al contributo, ad esempio se il disabile si trasferisce in un’ altra abitazione.